Il cane da pastore tedesco
Il cane da pastore tedesco (detto
anche Deutscher Schäferhund o German Shepherd Dog),
comunemente abbreviato in pastore tedesco, secondo la
classificazione cinologica FCI risponde allo standard nr. 166/10.08.2010-D (D=Germania);
appartiene al 1º gruppo di razze canine (Cani da pastore e bovari) con
riferimento alla sezione 1, cani da pastore con brevetto da lavoro ed impiego
come cane da utilità, da difesa e per usi molteplici.
Il primo esemplare di cane da pastore tedesco
storicamente riconosciuto fu "Hektor von Linksrhein" nel 1899. Un esemplare
canino di oltre 4 anni di età iscritto nel libro dell'allevamento della neo
costituita associazione per il cane da pastore tedesco (S.V.) con la sigla S.Z.
001 (Schäferhund Zuctbuch 001).
Il nome che però comparve sul registro
dell'allevamento fu "Horand von Grafrath"rifacendosi all'affisso
cinofilo del suo proprietario.L'associazione per il cane da pastore tedesco(S.V.) prese corpo in occasione della prima riunione dei soci fondatori
svoltasi in Augsburg a cavallo del 23-24 aprile 1899 col benestare della V.D.H.
(Verband für das Deutsche Hundewesen).
In Horand confluivano ottimamente le doti
caratteriali ed i pregi morfologici idealizzati dai pionieri della costituenda
associazione canina, ricercate tra le varietà di cane da pastore già presenti
nei vari distretti zonali facenti capo all'intero territorio germanico, che avessero
maturato una certa identità tipologica, ritenute le più idonee allo scopo. Dalla sua attività di
riproduzione incominciò a delinearsi la dirittura sulla quale venne improntata
una selezione sistematica, volta a fissare nelle nuove generazioni di esemplari
canini determinati parametri di razza.
L'esigenza di redigere uno standard ben presto
si fece necessaria, perciò alle prime indicazioni avanzate dal Cap. von
Stephanitz (primo Presidente S.V.) e dal segretario A. Mayer in occasione della
prima riunione generale dei soci tenutasi a Francoforte sul Meno in data 20
settembre 1899 - si implementarono gli emendamenti scaturiti dal VI Raduno
generale dei soci S.V.
Dalle risultanze ottenute, di fatto, il 28
luglio del 1901 fu stilato il primo standard del cane da pastore tedesco
composto da 11 punti; il documento ufficiale dal quale venne imbastita
un'attività di allevamento regolamentata.[6] Seguirono
nel tempo svariati avvicendamenti ai punti salienti dello standard (vedi note
storiche standard del cane da pastore tedesco) dettati dalle esigenze
cinotecniche che venivano a determinarsi dai riscontri espositivi che
culminavano annualmente in occasione del Campionato tedesco per l'allevamento
del Cane da pastore tedesco (BSZS). A tutela della produzione cinotecnica
"regolamentata", all'iscrizione nel libro dell'allevamento (S.Z.) si
affiancò una verifica attitudinale.
Nel 1921, ad opera di Herr Otto Kämpfedel -
responsabile del registro per l'allevamento del P.T. (Zuchtbuchführer) venne
introdotto il “Körschein” - ovvero - un documento che attestava l’effettiva
idoneità caratteriale e morfologica del soggetto canino iscritto allo Zuchtbuch
- requisito essenziale - se destinato a fini riproduttivi. L'esigenza di
introdurre un'ulteriore normativa si rese necessaria a seguito della crescente
produzione di esemplari canini, che molto spesso disattendeva le più ovvie
cautele previste dalle direttive societarie in materia di allevamento. In
questo particolare contesto s'inserirono dei “commercianti di cani” senza
scrupoli, che con il loro comportamento poco ortodosso e fuorviante contribuirono
significativamente a inflazionare la produzione razziale, sia dal punto di
vista quantitativo che qualitativo. La S.V. fu costretta a prendere le
opportune contromisure normative tese a preservare e persino innalzare i
requisiti peculiari di razza così da eliminare le bieche iniziative
commerciali, indotte da un’elevata richiesta d’esemplari da parte dei sempre
più numerosi estimatori della razza.
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